Psicologia dell'emergenza
La psicologia dell’emergenza si occupa dell’evento traumatico nella sua immediatezza e tende al sostegno psicologico nel momento dell’urgenza.
La psicologia dell’emergenza connota un ampio ambito di studio e applicazione delle conoscenze psicologiche in situazioni fortemente stressanti, che mettono a repentaglio la routine quotidiana e le ordinarie capacità di reazione e risoluzione dei problemi da parte di singoli individui o comunità.
Tali condizioni sono determinate da eventi di grande dimensione collettiva (maxi-emergenze), ma anche da circostanze gravi, benché più legate alla vita quotidiana.
Tra le attività dello psicologo dell’emergenza si possono citare le seguenti:
- Assessment delle caratteristiche delle comunità, dei gruppi e delle persone: valutazione delle risorse psicosociali, dei bisogni e delle aspettative con riferimento anche alle diverse fasi d’età, mediante strumenti quantitativi e qualitativi;
- Assessment dei rischi di disturbi psicologici maggiori;
- Diagnosi delle caratteristiche e condizioni psicologiche delle vittime di situazioni critiche e traumatiche;
- Consulenza nella preparazione di piani di emergenza operativi;
- Allestimento, conduzione e valutazione di simulazioni di dinamiche psicosociali in contesti di crisi sia a fini addestrativi che di studio previsionale;
- Sostegno psicologico e counselling nell’elaborazione delle problematiche legate allo sradicamento e al lutto (per la perdita di famigliari, amici, compaesani, casa, lavoro, monumenti storici, paesaggi, ecc.) facilitando altresì i processi comunicativi delle bad news;
- Interventi specifici di decompressione emotiva, rielaborazione dei vissuti e supervisione dei processi decisionali e relazionali per operatori dell’emergenza: infermieri, operatori di ambulanze, vigili del fuoco, volontari, ecc.;
- Formazione psicosociale preventiva degli operatori dell’emergenza;
- Ecc….
Si inserisce in un mercato occupazionale;
- come dipendenti del SSN, in particolare nel Dipartimento emergenze delle ASL;
- nei ruoli della Polizia di stato, previo concorso pubblico (unitamente ad altre attività professionali psicologiche);
- nei ruoli delle Forze armate (unitamente ad altre attività professionali psicologiche);
- come libero professionista singolo o nell’ambito di società di consulenza pluridisciplinare per attività di formazione psicosociale sui temi delle emergenza dei vari tipi di soccorritori;
- come consulenti in reperibilità presso il 118 e il Pronto Soccorso Ospedaliero;
- come ricercatore in centri studi e ricerche pubblici e privati e presso l’università.
Lo scopo di questo ramo della psicologia è di comprendere e trattare nell’urgenza i processi psicologici attivati da condizioni fuori dall’ordinario contesto di vita, i loro esiti immediati e nel lungo termine che incidono sulle capacità di adattamento e sul benessere delle persone e delle loro comunità di appartenenza.
La psicologia dell’emergenza si rivolge:
- alle persone coinvolte direttamente negli eventi critici (vittime primarie);
- ai loro familiari e amici;
- alle persone che sono state testimoni dello stesso evento (vittime secondarie);
- ai soccorritori (vittime terziarie);
- alla comunità dove gli eventi critici si sono verificati.
Si occupa inoltre di previsione e prevenzione dei rischi, come avviene con la formazione psicosociale preventiva degli operatori che dovranno prestare i soccorsi.